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JodieFoster a altre cazzate

15 Dicembre 2007

Sarà che è sabato sera e non riesce neppure a nevicare con decenza, ma mi sento insofferente e ho voglia di scrivere sopra un’altra settimana di cazzate assortite.

Si è parlato del coming out di Jodie Foster, uno dei mie idoli adolescenziali che fu grandissima attrice…complimenti a chi, anche solo per 5 minuti, l’ha pensata moglieterosessuale. Di certo in Italia avrebbero pagato il silenzio con la moneta sonante di un ruolo in una qualche pubblicità, magari di un’auto sfrecciante fra selciati di montagna (azzarderei una casa costruttrice in piena ascesa, dopo momenti bui). 

Poi ho appreso che il 40% delle ragazze under 18 dichiara di aver avuto esperienze lesbo, notizia corredata su quasi tutti i siti da una pletora di foto di Madonna&BrtineySpears e di modelle assortite (foto che peraltro si guardano sempre volentieri). Si parla di lesbo chic e di minor rischio per il sesso easy. Non sono una duraepura e men che meno sono contro le etero in gita premio, ma suvvia…non è che sarebbe più sensato fare sondaggi un po’ più intelligenti? Di grazia, la smattiamo con la storia del gay che fa moda, visto che ancora c’è gente che va in giro con le svastiche tatuate nel cervello?

E poi Lucarelli, quello del miliardo, pare voglia tornare a Torino. Leggo di commenti di tifosi incazzati neri che lo ricordano durante la sua permanenza sotto la Mole. Ricordo che fui fra le persone deluse, ma con il senno del poi aveva intorno una squadra imbarazzante, e una dirigenza improponibile, quindi probabilmente si rifugiò nel cibo per dimenticare. E’ pur sempre un centravanti, e per essere grandi ci va la squadra, pochi cazzi. Ai campioni la porta va tenuta aperta, e cazzo se avrei voluto che qualcuno rinunciasse ai soldi per tornare a vestire il granata.

Mi chiedo solo cosa sia successo a Novellino, uomo di sostanza con solide radici al Fila: lo spirito di Zeman si è impossessato di lui e ora non può pensare di avere meno di 11 attaccanti in rosa e 4 in campo? Domani sarà ancora sofferenza sperando che la Roma non sia parca di favori, così come non lo fu lo scorso anno (ancora grazie).

 

Infine un disgusto personale.

Solita presentazione di fine anno, risultatoobiettivicazzateannesse che inizia così "un pensiero per il collega malato…."; poche ore prima, parlando di ristrutturazioni interne a due, mi si dice "non si può tenere un costo così, va bene la malattia ma per il nostro ente occorre una risorsa effettiva".

Io volevo essere altrove.

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