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La primavera intanto tarda ad arrivare

16 Ottobre 2007

Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos'è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.
Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese è devastato dal dolore…
ma non vi danno un po' di dispiacere
quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà, non cambierà
no cambierà, forse cambierà.
Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali.
Me ne vergogno un poco, e mi fa male
vedere un uomo come un animale.
Non cambierà, non cambierà
sì che cambierà, vedrai che cambierà.
Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature
se avremo ancora un po' da vivere…
La primavera intanto tarda ad arrivare.

Risveglio con il mal di testa e una certezza che mi sconvolge: se avessi votato alle primarie per il pd, avrei votato Rosy Bindi.

Personaggio che nel 2007 potrebbe essere l’imitazione di una politicante democristiana old style, la Bindi porta con sé un profilo talmente basso che rifiuta perfino la tinta. Ma non il confronto. E non dimentichiamo le posizioni prese. Ci si accontenta con poco, in fondo.

Veltroni non mi convince: troppo finto perfetto e kennediano per immaginare riforma vere, troppo politicamente corretto per pensarlo a muso duro, troppo pieno di sé per concedere un confronto pubblico con l’avversario, troppo uguale a tutti gli altri per sognarlo diverso.

Da un lato strizza l’occhio ai cristiani educati alla politica andando nei luoghi di don Milani, dall’altro non sconfessa le istanze della sinistra vera.E poi, diciamocela tutta: a Roma è andato bene anche Rutelli.

In questi giorni, decidendo di soffrire davvero, ho letto il programma dell’unione

e ho avuto delle convulsioni al pensiero di aver preferito questi insulsi che non sono riusciti neppure a fare uno straccio di legge sul conflitto di interessi o un pacs dico unci o come cazzo volevano chiamarlo. T

utto sacrificato sull’altare del dio governo, e pazienza se bisogna mastellarsi e infollinarsi, basta stare su.

So bene che la politica non è cosa da duri e puri, che anche Locke e Machiavelli hanno presupposto un’aura di bassezza umana quando hanno iniziato a trattarne, ma c’è un limite.

Da una parte la corruzione conclamata, miracolo di arroganza e impunità, dall’altra il nulla.

 

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