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Facce da Derby V: lui che metteva la testa dove gli altri mettevano i piedi

28 Settembre 2007

Meno due.

E non c'è buca di Maspero, gol di Ferrante e rissa di O'Animale&Policano che possa togliere l'ultima dedica pre-derby a Paolo Pulici.

Mio padre mi dice sempre che Pupi è stato il più grande centravanti di un'epoca, "solo che la nazionale l'ha vista poco perchè non era lecchino con i giornalisti e non è andato via dal Toro".

Pupi che esultava con le braccia tese verso il cielo, a modo suo.

Pupi che si puliva gli scarpini con la bandiera dei gobbi.

Pupi che parlava poco ma ha detto:  "la Curva Maratona per me era la bussola, la sentivo e capivo in che posizione del campo mi trovavo"

Pupi e i suoi gol impossibili, caparbi spericolati e potenti. Soprattutto a Zoff. E tanto partiamo sempre da 1-0.

Pupi bello di quella bellezza che ti entra dentro e ispira canzoni e poesia in modo naturale.

Pupi e la curva che fischia Danova quando gli fa un fallo,

e dire che aveva cambiato maglia.

 

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