Facce da derby IV: i muscoli del Capitano
LE LEZIONI DEL CAPITANO
di Paolino Pulici
Il Capitano Giorgio mi ha aiutato tantissimo, insegnandomi cosa voleva dire essere un giocatore di calcio e soprattutto essere del Toro! Ricordo che durante le partitelle d’allenamento, quando giocavo ancora nei ragazzi, per obbligarmi ad alzare i gomiti anche durante la corsa, mi dava sempre dei “colpi” sui fianchi. Io non riuscivo a capire il perché e non osavo nemmeno protestare: non si poteva rispondere ai giocatori della prima squadra, si doveva portare rispetto ed erano i nostri esempi da seguire. La cosa è andata avanti per parecchio finché un bel giorno ho reagito: su una palla alta gli ho dato una gomitata in faccia. Visto il sangue che usciva dal naso di Giorgio ho pensato: ”Ho fatto la mia”. Ma dopo la medicazione ”Giorgio” mi venne vicino e disse: ”Finalmente hai capito cosa devi fare per difenderti, finché difenderai così la palla tutti noi otterremo più risultati e guadagneremo più premi partita.” Inutile dire che la lezione è servita tantissimo e per sottolineare l’importanza della cosa, alla sera mi invitò a cena a casa sua.
Un giorno prima di un Derby disse: “Ragazzi buttiamo il cuore oltre l’ostacolo; chi ha il coraggio viene con me a riprenderlo,” Nessuno ha pensato di nascondersi, ci siamo rimboccati le maniche e seguito “Capitan coraggio”.
L’anno che abbiamo vinto il campionato, Giorgio era l’allenatore in seconda. Dopo aver battuto la Juve nel derby di ritorno, durante gli allenamenti che ci separavano dallo Scudetto, continuavo a stuzzicarlo e per farlo arrabbiare gli dicevo: ”Giorgio l’ultima partita faccio goal, poi esco e ti lascio il mio posto, così vinci anche tu lo Scudetto”. Tutto questo non era possibile, ma lui continuava a ripetere che sarebbe scappato dal campo perché ”lo scudetto è vostro” diceva “e ve lo tenete”. Contro il Cesena a dieci minuti dalla fine sono andato verso la panchina e Giorgio, appena mi ha visto, si è diretto verso gli spogliatoi. Finita la partita mi si è avvicinato nello spogliatoio e ha detto: ”Lo avresti fatto?” “Si!” gli risposi … peccato che non era possibile altrimenti per te l’avrei fatto!
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