…perchè c’è ancora e sempre bisogno di farsi vedere
Il mio primo noblogpost è per un appuntamento importante per ricordare ancora una volta cosa ci spetta.
Non siamo solo promesse di un voto. Siamo storie, percorsi, gente che si incazza.
Documento politico
Parità, Dignità, Laicità
con il Pride a Torino il 30 giugno 2007
Il Coordinamento Torino Pride, che riunisce le associazioni gay lesbiche bisessuali e transessuali (LGBT) si riconosce nella piattaforma politica del Roma Pride 2007 e considera prioritario l'impegno a sostenere con la più ampia partecipazione il Pride nazionale e la richiesta di “Parità, Dignità, Laicità”.
La violenza delle esternazioni delle gerarchie vaticane contro le unioni di fatto tra persone omosessuali, la tracotanza della classe politica che le assume e le fa proprie, i balbettii e i silenzi del Governo su questo tema come sulla pluralità dei diritti ancora negati alle persone gay lesbiche e transessuali mostrano, da un lato, quanto potere ha ancora l’omofobia e la transfobia in Italia e, dall’altro, che la posta in gioco travalica ampiamente la questione del riconoscimento dei diritti alle coppie omosessuali e della pluralità dei diritti negati alle persone gay lesbiche e transessuali.
La posta in gioco è il riconoscimento della pluralità di scelte e di modelli di relazione d'amore e d'affetto: difendendo LA Famiglia si vuole negare il riconoscimento dell'esistenze delle FAMIGLIE. Affermare un modello unico, idealizzato e dunque astratto di famiglia, di relazione d’amore, di genitorialità significa non solo ignorare la realtà della vita di milioni di donne e di uomini, omosessuali e eterosessuali, ma negarla mortificandone la dignità.
Ma il tema ha una portata anche più generale. Si tratta evidentemente di un processo che riguarda la società intera, così come il riconoscimento dei diritti civili delle persone LGBT riguarda l’ampliamento dei diritti di cittadinanza di tutte/i. E’ un’evidenza che spaventa chi persegue visioni integraliste escludenti e si affanna a isolare le richieste del movimento LGBT come quelle di una minoranza. Per questo riteniamo fondamentale, ora più che mai, che il movimento LGBT intrecci e confronti obiettivi e pratiche politiche con tutte e tutti coloro che possono pienamente riconoscersi nella richiesta di “Parità, Dignità, Laicità”, a partire dalle differenti città e territori.
Il Torino Pride 2006 ha prodotto, tra l’altro, una fertile pluralità di relazioni tra movimento LGBT e associazioni, comitati, gruppi, soggettività impegnate nella promozione dei diritti umani e della solidarietà, della lotta contro le discriminazioni, della cittadinanza attiva. Insieme a loro quest’anno vogliamo festeggiare il Pride torinese il 30 giugno, abitando insieme per un giorno Piazza Castello. Una piazza centrale, allestita di decine di stand affidati alle differenti associazioni e attività coinvolgenti per dialogare con la cittadinanza, soprattutto attraverso l’esperienza della Living Library, la Biblioteca Vivente proposta per la prima volta in Italia in collaborazione con il Comitato All Different All Equal di Torino.
Nessuna conquista nel campo dei diritti deve allentare il lavoro culturale permanente che nutre il tessuto sociale, perché nessun risultato ottenuto si può dare per scontato e consolidato per sempre, come mostrano, tra gli altri, i continui attacchi all’autodeterminazione delle donne, e come insegnano le lotte contro ogni forma di razzismo. A Torino, che ha ospitato un Pride di 100.000 persone e un intero anno di iniziative politiche e culturali, c’è ancora moltissimo da fare.
A Torino, quest’anno, il suicidio di un adolescente, Matteo, ha mostrato tragicamente quanto forte è ancora l’omofobia e l’intolleranza nelle scuole, laddove la parola gay ha ancora il significato di ingiuria o dileggio, ed è difficile potersi esprimere in comportamenti che non siano del tutto aderenti agli stereotipi.
Chiediamo che vengano incrementate ed estese alle scuole di tutta la regione attività che promuovano la cultura del rispetto delle differenze, attività che già da anni svolgono, tra mille difficoltà, le associazioni gay lesbiche e transessuali insieme al Servizio comunale LGBT per il superamento delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere.
Chiediamo inoltre che l’Anno Europeo delle Pari Opportunità per Tutti non si chiuda senza l’approvazione della Legge contro le Discriminazioni, approvata dalla Giunta regionale del Piemonte e che giace da molto tempo in Consiglio regionale.
Invitiamo tutta la città a festeggiare con noi la giornata mondiale dell’Orgoglio perché la strada aperta dalla rivolta di Stonewall, quella del movimento di liberazione omosessuale e transessuale, è la stessa di tutte/i* quelli che sognano un mondo in cui davvero si possa essere libere/i/* e differenti, ma uguali nei diritti.
Torino 11 giugno 2007
Coordinamento Torino Pride
castel plaza okkupata dai rikkioni, dai!!!!!!!
Siamo nel 2007 e ancora ci sono discriminazioni sessuali….. non riesco a rassegnarmi……
allora ci si vede tutte lì, ma andiamo in versione incazzosa tipo la pubblicità dell’ Idea e facciamo anche la danza ??
daie ??