granata

Appuntamento in piazza per le ore 18.30: questa volta non siamo in formazione-tipo in quanto mancano alcuni elementi di spicco che hanno ripiegato verso lidi più soleggiati oppure hanno deciso di onorare la festa in camera da letto (alla faccia della MLL).Il primo impatto è un po’ deludente, certo non ci si aspetta la fiumana colorata dell’anno scorso ma neppure una piazza riempita quasi solo dai volti noti, da curiosi e passanti per la maggior parte sbarellati. Dal palco si alternano voci che inneggiano al sacrosanto motto parità, dignità e laicità (risultando purtroppo terribilmente monocorde, in teodem style) e danze con i ballerini più cool e travestiti della torinogay sulle note delle solite canzoni. Insomma…è una bella altalena dalle leggi ai cazzi, dai dico alle parrucche…un mix che il popolo notturno recepisce bene ma gli altri molto meno. Il concerto che propone la serata è quello degli onestissimi Fratelli Sberlicchio, che, per carità, sono bravi e simpatici ma poco c’entrano con la realtà che si vuole far emergere: di certo i loro più famosi e omosessualissimi colleghi non avranno potuto presenziare in quanto impegnati con il lancio di nuove macchine o programmi sulla rai… Mi diverto come sempre a guardarmi intorno (non solo per tagliare colletti e neppure per baccagliare…): la donna-Garfield, il punk in lacrime, il papà che cerca di spiegare al suo pargolo le dinamiche dei presenti, la mia amica in versione single che sembra un radar della nato, e poi Margot…A proposito di Margot la gaia combriccola si spacca: io faccio la cretina chiedendole di fare una foto senza neppure pensarla donna per un nanosecondo, la mia compagna mi guarda malissimo pensandola donna da subito, le altre si dividono promettendo la soluzione dopo più attente disamine.E alla fine penso che il bello stia proprio lì, nel confine che può diventare curiosità ma mai giudizio, nel voler esplorare ogni diversità. Sempre e comunque con un sorriso ebete (il mio) e la voglia di esserci.