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EL oponente MAS peligroso

20 Ottobre 2014

“Allenare significa affrontare una serie infinita di sfide:

la maggior parte di esse ha a che vedere con la fragilità dell’essere umano.”

A. Ferguson

 

cosa bevi?

 

Intro

In questi due giorni in terra sarda mi è capitato di parlare poco e osservare molto: in fondo la maggior parte della mia squadra la conosco poco.

A mente fredda provo a pensare a tutti i dettagli che mancano per farci diventare LA squadra, quella dell’annata perfetta e questo esula da ogni tipo di giudizio nei conforti delle persone, che non sarei qua a scrivere se non le riconoscessi innanzitutto degne del mio tempo libero e della mia passione.

Nessuno scherzo, tante lamentele, si parla pochissimo di sé, troppo dell’ ”altra”, ci si abbraccia virtualmente su facebook o wapp e non si litiga se non sul campo.

Ok, non è che dobbiamo massacrarci anche fuori da campo ma perché tanta paura ad affrontarsi se non sul terreno di gioco? Perché deve venire fuori tutto in campo? Perché sostituire un sano confronto con un’espressione abbozzata? Perché tanta ostinazione nel voler far finta di niente?

Ci penso.

Futsal?

Racconto di una partita che non mi è piaciuta per nulla, senza trovare scuse quali caldo, insulti bestemmie e quant’altro ma racconto anche di una partita che abbiamo capovolto e stravolto nell’arco di mezz’ora.

Nel primo tempo lasciamo due imbucate centrali elementari e prendiamo un gol su punizione dopo aver sbagliato una quantità inenarrabile di gol: impazienza, respiro affannoso e ansia da volerli fare ci rendono poco lucide sotto porta.

Partono gli animi e le parole mentre il gol non arriva: mi incazzo.

Ritrovo le mie ragazze e un po’ di lucidità nell’intervallo.

E così a metà del secondo tempo siamo 4 a 2 per noi con Jessica e Sharon che fanno male anche e finalmente sotto porta; loro ci avvicinano con la rabbia di chi ha voglia di muovere la classifica e accorciano a meno uno ma noi ci siamo, non ci facciamo innervosire e voliamo 6 a 3 con il puntone di Roxy e ancora con Jessica. La partita si chiude con un gol preso con il portiere di movimento e tante altre occasioni per noi che sfumano di poco.

Titoli di coda

È che quando vedo una delle mie ragazze che piange penso che proprio non sto facendo un buon lavoro.

Poi penso che forse lo sto facendo, perché hanno tanto cuore.

Mi porto a casa l’idea che è meglio lavorare e lasciare che sia il campo a dire la sua ora dopo ora, allenamento dopo allenamento,  ma anche la sensazione che certi segnali non vanno sottovalutati, soprattutto quando la classifica parla di noi come una squadra da battere.

 
Il tabellino:

ELMAS – TORINO FUTSAL FEMMINILE 4-6 (2-0 p.t.)

ELMAS: Concu, Impera, Orrù Alessia, Congiu, Melis; Orrù Alessandra, Sullis, Pinelli, Citti, Milia, Piga. All. Puddu. 

TORINO: Anselmo,  Ferri, Losurdo, Bisogno, Ion, Forno, Antonazzo, Marrari. All. Rango.

ARBITRI: Giannantonio (Campobasso), Papotto (Roma 1). CRONO: Frau (Carbonia).

MARCATORI: 12′ p.t. Impera (E), 17′ Orrù Alessia (E); 2′ s.t. Ferri (T), 6′, 7′ Losurdo (T), 11′ Ferri (T), 14′ Losurdo (T), 15′ Ferri (T), 18′ Orrù Alessandra (E).

AMMONITI: Melis (E).

 

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